Dott. Giuseppe Navoni
Giulio Navoni, nasce il 24/02/1922 dal Geom. Cav. Giuseppe Navoni e dalla N.D. Lucia Rodolfi che lo chiamarono così per ricordare l’antenato Giulio Rodolfi illustre medico bresciano ed uno dei fondatori dell’ospedale cittadino e padre di Rodolfo Rodolfi anche lui eminente medico fondatore della Clinica Casa Moro e patriota nelle 10 giornate di Brescia.
Giulio, iscrittosi alla facoltà di Medicina e chirurgia di Milano, dovette interrompere gli studi durante gli ultimi due anni della Seconda guerra mondiale in quanto costretto dai tedeschi a servire l’ospedale militare di Gardone Riviera. Attraverso questa esperienza drammatica, in cui subì angherie e maltrattamenti da parte delle truppe germaniche, immerso in un contesto di grande sofferenza, a contatto con feriti gravissimi straziati dai combattimenti, maturò una grande sensibilità ed attenzione verso gli invalidi di guerra. Lo stesso padre tornò invalido dal fronte greco-albanese. Una volta laureato lavorò in ospedale nel reparto di medicina del Civile allora diretto dal Prof. Beltrametti. Successivamente vinse la condotta a Roncadelle – Castel Mella dove rimase in attività fino al compimento dei 70 anni nel 1992. Si specializzò in Medicina Preventiva dei Lavoratori a Pavia. Completava la sua attività di medico di medicina generale con la cardiologia e la radiologia, di cui era un ottimo cultore. Non dimenticava di dare spazio al volontariato e fu fondatore dell’AVIS Castel Mella e dell’AIDO Castel Mella. Dedicò gran parte della sua vita all’assistenza degli invalidi di guerra italiani. Questo impegno gli valse numerose attestazioni e riconoscimenti fino alla nomina da parte del Presidente della Repubblica del più alto riconoscimento dello stato italiano cioè la nomina a Cavaliere di Gran Croce. Per molti anni fece parte del Consiglio dell’Ordine dei Medici allora guidato dal Prof. Fabrizio Padula. Durante la sua vita professionale si dedicò con passione anche alla vita sindacale affiancando, in qualità di tesoriere, il Dott. Arrigo Ottolini ed il Dott. Raffaello Mancini nella guida della FIMMG bresciana.
Ci lascia il 5 agosto del 2021 alla soglia dei cento anni.
Noi figli siamo tutti riconoscenti ai suoi preziosi insegnamenti ed in particolare io, che ho avuto il privilegio di laurearmi in Medicina, sento forte l’onore e l’impegno di lavorare in una categoria formata da persone straordinarie che dedicano con passione la propria vita alla difesa della salute.