Alberto Arrighini (collega e amico) e Gabriella Basagni (collega e moglie)
Roberto Pagliaini era giunto a Brescia nel 1975, chiamato dal Prof. Maurizio Bestagno a collaborare con lui nel Servizio di Medicina Nucleare, che proprio Bestagno dirigeva dall’anno della sua apertura (1968), uno dei primi in Italia; entrambi provenivano dalla Clinica Medica di Genova.
Il servizio di Medicina Nucleare aveva anche una sezione di degenza, denominata Degenze Protette, nella quale venivano (e vengono tutt’ora) ricoverati i pazienti sottoposti a trattamenti con isotopi radioattivi e che necessitano di un particolare isolamento. Il Dr. Pagliaini divenne presto responsabile di questa sezione, responsabilità che mantenne sino al pensionamento nel 2003. La patologia tiroidea è stata al centro della sua attività professionale ed è diventato presto punto di riferimento per tanti colleghi, che gli inviavano i pazienti per avere un parere autorevole e definitivo. Pur nell’austerità del suo atteggiamento riusciva ad instaurare un rapporto di autentica fiducia con le persone che si rivolgevano a lui e molte di queste hanno mostrato negli anni atteggiamenti di profonda gratitudine e attaccamento ad un uomo, che per loro diventava ben presto non solo un medico, ma anche un amico e un confidente. Era un uomo che sapeva fare il medico, che sapeva unire la conoscenza acquisita negli anni di studio e l’esperienza nell’attività della sua professione, con una grande capacità di entrare in sintonia con la persona malata che aveva di fronte, che è poi quello che tutti i medici dovrebbero saper fare (ma non sempre riescono…).