Notiziario dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Brescia – aut. Tribunale di Brescia n. 195/1962

L’inquinamento da plastica: un disastro annunciato

Pillole Green

Le Pillole Green sono approfondimenti periodici che riguardano i “micro” interventi in ambito sanitario per contribuire a salvaguardare l’ambiente e il clima. Le Pillole sono a cura dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bergamo, con cui volentieri avviamo questa collaborazione.

Pillola n.13/ L’inquinamento da plastica: un disastro annunciato

a cura di Antonio Bonaldi

La plastica, grazie alla sua versatilità e ai bassi costi di produzione, ha trasformato in modo straordinario e certamente più confortevole le nostre vite. Oggi, gran parte degli oggetti di uso corrente nell’edilizia, in medicina, nei trasporti, nel commercio, nell’abbigliamento sono realizzati in tutto o in parte con materie plastiche. Insomma, un mondo senza plastica non è più immaginabile.

L’enorme diffusione della plastica nell’ambiente, dove può rimanere per centinaia di anni, non è però esente da seri rischi. I prodotti della sua degradazione come le micro e le nanoplastiche e gli additivi chimici impiegati per conferirle proprietà speciali stanno danneggiando seriamente la salute dell’uomo e distruggendo gli ecosistemi terrestri e marini, tanto che l’inquinamento da plastica è considerato uno dei problemi ambientali più gravi e più complessi. ISDE, l’Associazione dei medici per l’ambiente ha lanciato al riguardo una importante Campagna Nazionale (1).

Negli ultimi anni la diffusione di materie plastiche è aumentata in modo esponenziale. Secondo l’OCSE nel 2022 ne sono state prodotte 430 milioni di tonnellate, di cui solo il 9% viene riciclato, mentre l’80% si accumula nell’ambiente, contaminando il suolo, l’atmosfera e soprattutto le acque di tutto il mondo (2).

Il ciclo della plastica, inoltre, attraverso l’emissione di grandi quantità di gas serra contribuisce in modo rilevante al riscaldamento terrestre.

Il settore sanitario è uno dei maggiori utilizzatori di plastica (siringhe, cateteri, kits diagnostici, guanti, materiale d’imballaggio, vestiario, guanti, mascherine …) per cui i medici, anche in ossequio al principio deontologico di non nuocere, non possono eludere il problema. Certo, la plastica ha un ruolo essenziale in sanità e non se ne può fare a meno. Tuttavia, senza rinunciare all’efficacia e alla sicurezza delle cure ci sono molti modi per mitigarne l’impatto (3). Ecco qualche esempio.

*Ridurre i consumi migliorando l’appropriatezza d’uso

Il consumo di plastica inizia a ridursi quando i medici e il personale sanitario, ogni volta che si trovano di fronte ad un qualsiasi oggetto di materiale plastico si chiedono: ne ho davvero bisogno? È possibile sostituirlo con prodotti riutilizzabili o comunque non di plastica? Cosa posso fare per cambiare?

Per esempio, si possono evitare le terapie endovenose quando con la stessa efficacia si può somministrare il farmaco per via orale. Gli infermieri che aderiscono alla campagna Choosing Wisely (4) suggeriscono di non utilizzare i guanti in alternativa all’igiene delle mani per manovre assistenziali prive di rischio, oppure di non utilizzare di routine, camici, mascherine, copricapo, guanti per l’accesso dei familiari nei reparti di terapia intensiva o ancora di non posizionare al letto del paziente in isolamento, materiale, attrezzature e dispositivi medici di non immediato utilizzo. Insomma, le occasioni per intervenire sono tante, basta pensarci, informarsi e agire di conseguenza.

*Contenere l’impiego di prodotti monouso

  • Camici, cuffie, teli chirurgici e asciugamani realizzati in lino o cotone sono una valida alternativa ai tessuti monouso realizzati con materie plastiche. Essi sono generalmente apprezzati dal personale, offrono analoghe capacità protettive nei confronti delle infezioni, riducono fino al 66% le emissioni di gas serra e a medio termine risultano anche più convenienti dal punto di vista economico (5).
  • Gli speculum vaginali monouso di materiale acrilico impiegati per l’esame cervicale possono essere sostituiti con speculum vaginali riutilizzabili, di acciaio inox (6)
  • Piatti, bicchieri e posate di plastica, monouso possono essere sostituiti con stoviglie riutilizzabili.
  • La distribuzione di acqua in bottiglie di plastica può essere disincentivata/abolita, installando idonei erogatori di acqua potabile per il personale, i pazienti e i visitatori.

*Raccogliere la plastica in modo differenziato

La maggior parte della plastica utilizzata in ambito sanitario tra cui bottiglie, imballaggi e stoviglie non è contaminata da materiale biologico e può essere smaltita e riciclata con i rifiuti urbani senza alcun trattamento preventivo, purché venga raccolta in modo differenziato con sistemi semplici, efficienti e diffusi.

———————-

ISDE: Campagna nazionale per la prevenzione dei rischi per la salute da esposizione alla plastica. https://www.isde.it/progetto-plastica/

Geyer R et al. Production, use, and fate of all plastics ever made. Law Sci. Adv. 2017;3: e1700782.

Gamba A et al: Measuring and reducing plastic in Healthcare sector. HCWH Europe 2021.

Choosing Wisely Italy: https://choosingwiselyitaly.org.

Vozzola E et al: An Environmental Analysis of Reusable and Disposable Surgical Gowns. AORN J. 2020;111(3):315-325.

Rachel D et al: Sustainable practice: Switching to reusable vaginal speculums. BMJ 2023; 383:e075779.

Loading

5 1 voto
Valutazione articolo
Iscriviti
Notificami
inserisci il tuo indirizzo e-mail

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0 Commenti
Il più vecchio
Il più recente Più votato
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti

Altri Articoli

Casi clinici

Perduto amore

Casi clinici/ Una paziente con disturbo dell’umore, l’ennesimo consulto e le ragioni di un nome improbabile, ricordo di un amore perduto.

Continua a leggere »
Casi clinici

Pregiudizi e prognosi

Casi clinici/ Perché quell’errore prognostico? Cosa l’ha condizionato?
Un caso emblematico che dà voce all’esperienza condivisa da molti medici.

Continua a leggere »
Articolo

Ritorno a Kabul

Dall’Afghanistan ai Paesi teatro di crisi umanitarie, una testimonianza di vita dalla cooperazione internazionale.

Continua a leggere »
Casi clinici

Sentire voci

Casi clinici/ Una tv che parla, anche da spenta. Una riflessione sulla vecchiaia, la povertà e la relazione d’aiuto.

Continua a leggere »
Casi clinici

La famiglia numerosa

Casi clinici/ Qual è la scelta migliore? Un paziente anziano, tanti figli e la difficile mediazione tra bisogni, opinioni e desideri.

Continua a leggere »
Primo Piano

Portaflebo

Casi clinici/ Nell’anticamera di una stanza di ospedale, l’attesa, scandita dal lento passare dei giorni di una settimana.

Continua a leggere »
Primo Piano

A cuore aperto

Innovatore nell’ambito della cardiochirurgia, il prof. Alfieri si racconta in occasione del prestigioso riconoscimento Mitral Conclave Lifetime Achievement Award.

Continua a leggere »
Articolo

Uno sguardo sul futuro

Il discorso tenuto dal presidente CAO, dottor Fusardi, durante l’Assemblea annuale dell’Ordine dei Medici di Brescia, lo scorso 16 aprile 2023.

Continua a leggere »
Primo Piano

La relazione che cura

Il recente episodio di cronaca che ha coinvolto il Centro psicosociale di Orzinuovi offre l’occasione per ragionare su disagio psichico e investimenti in sanità.

Continua a leggere »
Casi clinici

Le sorelle Samantha

Casi clinici/ Una casa popolare in provincia, una pentola che bolle sui fornelli, una donna affetta da demenza, attorniata da una famiglia molto particolare.

Continua a leggere »
Recensione

Il capitale biologico

Recensione del libro "Il capitale biologico – Le conseguenze sulla salute delle diseguaglianze sociali", di Luca Carra e Paolo Vineis.

Continua a leggere »
Primo Piano

Non lasciateci soli

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera della dottoressa Sara Palmieri, apparsa sui media e condivisa da moltissimi colleghi.

Continua a leggere »
Casi clinici

Idem sentire

Casi clinici/ A volte, per riconoscersi, bastano uno sguardo e poche parole. Un’affinità immediata che può nascere anche in una stanza di ospedale.

Continua a leggere »
Primo Piano

Il morbo di K

Nel Giorno della Memoria, il ricordo di un’insolita epidemia che salvò molti ebrei dalla deportazione.

Continua a leggere »
Editoriale

Medicina è cultura

Insieme ai farmaci, anche i testi letterari possono diventare una cura. Per sostituire alla moderna frenesia il benessere offerto dalle buone letture.

Continua a leggere »
0
Lascia un commentox