Notiziario dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Brescia – aut. Tribunale di Brescia n. 195/1962

Medicina estetica di interesse odontoiatrico: tra rischi ed opportunità

La Commissione Albo Odontoiatri della provincia di Brescia ha promosso il sondaggio Medicina estetica di interesse odontoiatrico: tra rischi ed opportunità per approfondire i recenti provvedimenti legislativi (D.l. 34/2023 “Bollette” e relativa legge di conversione) che hanno modificato la legge n. 409 del 1985, norma istitutiva della professione, estendendo la possibilità di praticare procedure di medicina estetica di interesse odontoiatrico, di tipo non invasivo e mininvasivo, anche nei terzi medio e superiore del volto. 

L’obiettivo della survey era acquisire una maggiore conoscenza delle attività praticate negli studi bresciani.

L’indagine, a risposta anonima, è stata inviata agli oltre 1300 iscritti (più correttamente, ai 1271 che hanno una mail utilizzabile) dell’Albo territoriale, nel periodo dal 1° al 14 luglio 2024.

Al sondaggio hanno partecipato 229 odontoiatri, circa il 18% degli iscritti all’Albo.L’elevato numero di partecipanti ha consentito di raggiungere la significatività statistica dell’indagine con elevato intervallo di confidenza.

Il 18% degli odontoiatri bresciani che hanno risposto al sondaggio dichiara di praticare procedure di estetica mininvasiva e non invasiva del volto, segno di un interesse per questa nuova opportunità, che rappresenta tuttavia un complemento rispetto alle attività di prevenzione, diagnosi, terapia e riabilitazione odontoiatriche praticate negli studi dentistici.

Di questi che hanno risposto affermativamente, il 70% è titolare di studio (monoprofessionale, associato o socio di società) mentre il 30% è collaboratore puro.

Questo suggerisce che l’interesse per le pratiche di medicina estetica non è affatto circoscritto agli odontoiatri più giovani (i collaboratori puri sono più spesso odontoiatri liberi professionisti che prestano la propria opera in più strutture, la fascia di età più rappresentativa è fra i 25 e i 40 anni), ma riguarda soprattutto titolari di studi già avviati.

L’alta percentuale di titolari di studio, inoltre, documenta come le procedure estetiche rappresentino il complemento di un’attività di studio già organizzata, con la presenza quindi di una rigorosa organizzazione dell’ambulatorio, secondo requisiti organizzativi e tecnologici minimi che includono una serie di protocolli di sicurezza ben definiti, anche a garanzia per l’utente. Va ricordato che ai sensi dell’art. 77 del vigente Codice deontologia medica questo tipo di procedure devono essere anticipate da consenso scritto senza alimentare aspettative illusorie.

Le pratiche più diffuse

Fra le procedure a finalità prettamente estetica prevalgono in assoluto le più note e diffuse: i filler, la tossina botulinica e la biorivitalizzazione. Fra gli odontoiatri bresciani che dichiarano di eseguire procedure estetiche, infatti, oltre il 90% utilizza i filler intradermici, circa il 50% di loro effettua la biorivitalizzazione e impiega la tossina botulinica.

Formazione

Tutti gli odontoiatri che dichiarano di praticare procedure di medicina estetica hanno seguito corsi di formazione per prepararsi a questa peculiare attività.

1 su 3, per il momento, afferma di avere seguito corsi strutturati (superiori a un anno) in ambito universitario o non universitario, mentre ben il 23% ha scelto i corsi di formazione a distanza (FAD) sul tema promossi da ANDI, l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani presente a Brescia con oltre 700 soci.

Questi dati evidenziano come esista uno spazio per incrementare la formazione sugli aspetti di medicina estetica, e stimolano una riflessione sulla formazione universitaria dei futuri odontoiatri, valutando l’inserimento di insegnamenti relativi alle pratiche con finalità estetica di pertinenza della professione durante il corso di laurea. Una questione condivisa e di interesse anche per i medici chirurghi.

Copertura assicurativa

Il 90% degli odontoiatri che effettua procedure di medicina estetica dichiara di avere un’assicurazione adeguata di manleva per la responsabilità civile anche per queste peculiari pratiche.

Uno sguardo sul futuro

Il 50% degli intervistati esprime un alto gradimento per la possibilità data agli odontoiatri di effettuare interventi di medicina estetica estesi al terzo medio e superiore del viso (in una scala di voto da 1 a 10 indicano un punteggio da 7 a 10). Il 10% manifesta invece un gradimento sufficiente (pari al punteggio 6).

Attualmente circa 1 odontoiatra bresciano su 5pari al 18% – effettua le pratiche in oggetto, ma il 40% degli odontoiatri che non si sono ancora interessati alle pratiche di medicina estetica afferma di volerlo fare in futuro, segno di una tendenza che sarà in crescita per i prossimi anni. L’Ordine professionale segue costantemente con interesse le evoluzioni della professione e sorveglia l’offerta di servizi a tutela del paziente e nell’interesse degli iscritti.

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