Uno spazio di confronto sulla medicina con notizie, opinioni e commenti

Notiziario dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Brescia – aut. Tribunale di Brescia n. 195/1962

L’integrazione socio sanitaria. Il parere dei medici bresciani

L’esperienza Covid ci ha ricordato quanto forte sia l’interdipendenza fra gli aspetti ambientali e sociali e quelli più strettamente sanitari. L’organizzazione della medicina di famiglia sta subendo una grande trasformazione, con nuovi compiti delle aziende ospedaliere (ASST cui è demandata anche l’assistenza socio sanitaria), con innovazioni strutturali (le Case della comunità, ruolo centrale del Distretto) e gli ospedali devono fare fronte a persone con sempre maggiore fragilità fisica, mentale e sociale. L’integrazione quindi fra servizi sanitari e sociali e la collaborazione fra aziende sanitarie, Comuni e realtà organizzative territoriali e residenziali diventa fondamentale per offrire alle persone una risposta efficace ai problemi e ai bisogni di salute.

Su queste tematiche dell’integrazione socio sanitaria che riteniamo centrali proponiamo alcuni spunti di riflessione per i cittadini e tutti gli operatori della salute, che derivano da un sondaggio realizzato da questo Ordine tra i medici bresciani.

Al sondaggio, condotto on line dal 18 aprile al 1 maggio 2023, hanno risposto 824 colleghi (11% degli iscritti), un campione per il 52% rappresentato da donne, con età media di 54 anni. Molta alta la risposta in particolare fra i MMG (il 20%) e i pediatri di libera scelta (28%). La metà di chi ha risposto lavora a Brescia e hinterland.

Il 94% degli intervistati ha dichiarato che ritiene utile (per il 50% assolutamente indispensabile) un adeguato livello di servizi sociali per gestire i problemi clinici dei pazienti. (grafico 1)

grafico 1

Si tratta di una risposta solo apparentemente ovvia; in realtà contraddice di per sé gran parte della strategia organizzativa che ha portato ad una separazione fra servizi sanitari e sociali, pensando che si trattasse di due aspetti tra loro lontani. I medici, senza distinzione fra medici del territorio e medici ospedalieri, ritengono invece necessario integrare le risposte di tipo sanitario con una offerta variegata ed efficace di servizi sociali.

A fronte di questo giudizio quasi unanime solo il 41,3% utilizza in modo sistematico i servizi sociali offerti dal proprio Comune. Le maggiori criticità riscontrate nel coinvolgere e attivare i servizi sociali sono la scarsa conoscenza degli stessi, l’eccessiva burocrazia necessaria per la loro attivazione e l’accessibilità ridotta in termini orari e giorni. (grafico 2)

grafico 2

I servizi sociali più utilizzati sono quelli che migliorano la possibilità di gestione domiciliare (i servizi di assistenza domiciliare, i pasti al domicilio e i servizi di trasporto), i centri diurni e gli alloggi protetti.

Il 50% degli intervistati chiede un ampliamento dei servizi di supporto all’assistenza al domicilio, evidenziando questa come una delle maggiori criticità nella gestione clinica dei pazienti; elevata è anche la richiesta di servizi di residenzialità diurna (22%) e domiciliarità non istituzionale (case famiglia, 30%).

Il tema delle Case di comunità è fortemente sentito dalla comunità medica e molto alta è la richiesta che queste diventino un luogo di reale integrazione socio sanitaria, fondata su percorsi di gestione clinico assistenziale condivisi (71% degli intervistati), condivisione dei dati (74%), formazione comune degli operatori sanitari e sociale e co-gestione dei casi (64%). Molto avvertita è la necessità di una maggiore sensibilizzazione dei cittadini (71%) e di una migliore digitalizzazione dei servizi (64%). (grafico 3)

grafico 3

Secondo i medici il Comune riveste un ruolo centrale per il 41,9% degli intervistati, e ancora il 54,5% ritiene che debba avere un ruolo propositivo per migliorare i servizi offerti sia sociali che sanitari. (grafico 4)

grafico 4

Questo richiama la necessità di un confronto più stretto fra i responsabili dei servizi sanitari, le realtà comunali espressione dei cittadini e i medici. Per gran parte degli intervistati la condivisione degli obiettivi fra ASST e Comuni (84%), la disponibilità di sistemi informatici condivisi (80%), la garanzia di incontri periodici (79%) e la chiara definizione delle rispettive responsabilità (75%) sono elementi indispensabili per quella integrazione fra Aziende sanitarie, territorio e realtà comunali che rappresenta la vera sfida per una nuova organizzazione delle cure a tutti i livelli.

Loading

5 1 voto
Valutazione articolo
Iscriviti
Notificami
inserisci il tuo indirizzo e-mail

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

0 Commenti
Inline Feedbacks
Visualizza tutti i commenti

Altri Articoli

Primo Piano

Portaflebo

Casi clinici/ Nell’anticamera di una stanza di ospedale, l’attesa, scandita dal lento passare dei giorni di una settimana.

Continua a leggere »
Primo Piano

A cuore aperto

Innovatore nell’ambito della cardiochirurgia, il prof. Alfieri si racconta in occasione del prestigioso riconoscimento Mitral Conclave Lifetime Achievement Award.

Continua a leggere »
Articolo

Uno sguardo sul futuro

Il discorso tenuto dal presidente CAO, dottor Fusardi, durante l’Assemblea annuale dell’Ordine dei Medici di Brescia, lo scorso 16 aprile 2023.

Continua a leggere »
Primo Piano

La relazione che cura

Il recente episodio di cronaca che ha coinvolto il Centro psicosociale di Orzinuovi offre l’occasione per ragionare su disagio psichico e investimenti in sanità.

Continua a leggere »
Casi clinici

Le sorelle Samantha

Casi clinici/ Una casa popolare in provincia, una pentola che bolle sui fornelli, una donna affetta da demenza, attorniata da una famiglia molto particolare.

Continua a leggere »
Recensione

Il capitale biologico

Recensione del libro "Il capitale biologico – Le conseguenze sulla salute delle diseguaglianze sociali", di Luca Carra e Paolo Vineis.

Continua a leggere »
Primo Piano

Non lasciateci soli

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera della dottoressa Sara Palmieri, apparsa sui media e condivisa da moltissimi colleghi.

Continua a leggere »
Casi clinici

Idem sentire

Casi clinici/ A volte, per riconoscersi, bastano uno sguardo e poche parole. Un’affinità immediata che può nascere anche in una stanza di ospedale.

Continua a leggere »
Primo Piano

Il morbo di K

Nel Giorno della Memoria, il ricordo di un’insolita epidemia che salvò molti ebrei dalla deportazione.

Continua a leggere »
Editoriale

Medicina è cultura

Insieme ai farmaci, anche i testi letterari possono diventare una cura. Per sostituire alla moderna frenesia il benessere offerto dalle buone letture.

Continua a leggere »
Casi clinici

Eleganza medica

Casi clinici/ Seduto accanto al letto c’è un uomo elegante, molto elegante. Nessuno vedendolo potrebbe pensarlo se non medico: è l’archetipo del medico.

Continua a leggere »
Intervista

Al ritmo del cervello

Alberto Benussi, neurologo e ricercatore UniBs, studia nuove metodiche non invasive per sfidare Alzheimer e demenze

Continua a leggere »
Editoriale

Out of pocket

Per mantenere un Servizio Sanitario Nazionale all’altezza della sua tradizione è necessario mettersi in ascolto degli uomini e delle donne che vi lavorano

Continua a leggere »
Casi clinici

Il valore della memoria

Casi clinici/ E’ stato testimone delle tappe più importanti della comunità: la storia di Giuseppe che ricorda la Spoon River di chi non c’è più

Continua a leggere »
Primo Piano

Nodi da sciogliere

La revoca della sospensione dei medici non vaccinati impone una riflessione deontologica importante. Insieme ad un’analisi dei nodi da sciogliere per il futuro.

Continua a leggere »
Casi clinici

Le visite notturne

Casi clinici/ Un uomo anziano e religiosissimo, una confidenza sventurata, il ricovero in ospedale. La ripresa dell’autonomia che passa dalla riscoperta di una complicità perduta.

Continua a leggere »
Editoriale

Si può morire di vecchiaia?

Sulla base del certificato ufficiale di morte, la Regina Elisabetta II sarebbe morta di vecchiaia. Ma esiste la morte per “vecchiaia”? E l’età è di per sé una malattia?

Continua a leggere »
Casi clinici

La figlia di Forlì

Casi clinici/ Una coppia anziana, una figlia lontana e una vicina, il delicato lavoro di composizione del medico. Perché per dare “buoni consigli” bisogna guadagnare i titoli sul campo della quotidianità.

Continua a leggere »
Recensione

Libri/ Racconti psichiatrici

Dei folli, gli psicotici, i matti non si parla più molto. L’esordio letterario di due psichiatri prova a raccontare questo mondo, affidandosi all’intensità degli epigrammi e ad un medical thriller.

Continua a leggere »
Primo Piano

Le “altre” pandemie

Sars-CoV-2 e non solo: le altre pandemie non infettive contribuiscono a distogliere lo sguardo. La guerra, il cambiamento climatico, la crisi di governo. Come sarà l’autunno con tante incertezze all’orizzonte?

Continua a leggere »
Editoriale

Il ruolo sociale del medico

Nonostante i progressi terapeutici e le straordinarie conquiste in campo medico, l’insoddisfazione dei pazienti (ma anche dei medici) è molto aumentata. Analizzarla è il primo passo verso possibili soluzioni.

Continua a leggere »
Primo Piano

Tempi difficili

L’editoriale del direttore Balestrieri analizza il periodo attuale segnato da pandemia, guerra e cambiamenti climatici, alla riscoperta di un senso più autentico della professione medica.

Continua a leggere »
Intervista

La parola è un farmaco

Fausto Manara, psichiatra e psicoterapeuta, innovatore nelle cure per i disturbi del comportamento alimentare, analizza il malessere di un presente inquieto. «Il punto vero è la difficoltà ad avere consapevolezza di chi siamo e quanto valiamo».

Continua a leggere »
Casi clinici

I luoghi della memoria

Casi clinici/ Un incontro inatteso nel silenzio del cimitero riporta alla luce un passato lontano. Alla ricerca di un senso, anche quando i ricordi sembrano svanire.

Continua a leggere »
Primo Piano

Il tempo triste di un mestiere bellissimo

Un sabato mattina d’estate, aspettando di andare al mare. Un improvviso malore e la corsa in Pronto soccorso, scenario di momenti relazionali su cui si misura la vera qualità del medico. Con un ringraziamento postumo, affidato a una cartolina da Rimini.

Continua a leggere »
Casi clinici

Preghiera a Gesù

Casi clinici/ Un lungo matrimonio, una storia esemplare di amore coniugale, che non arretra di fronte alla fatica di vivere. E una preghiera da recitare insieme, tutte le sere.

Continua a leggere »
Casi clinici

La morte della signora Norma

Casi clinici/ Un’anziana sola raccontata dallo sguardo dei sanitari che devono decidere per lei la migliore destinazione, provando a immaginarne la storia e i desideri.

Continua a leggere »
Primo Piano

Il lago dei cigni

Guerra e pandemia, i due cigni neri che hanno messo in crisi le nostre certezze. Per mettere a fuoco le coordinate del futuro l’Ordine lancia un sondaggio on line riservato ai medici bresciani.

Continua a leggere »
Casi clinici

Cibo e demenza

Casi clinici/ Dal cotechino ai cavoli, dal cuscus allo zenzero: il valore dell’alimentazione e il giro del mondo in tavola di un’anziana nell’avvicendamento delle badanti

Continua a leggere »
bambola di pezza
Casi clinici

La suora e la bambola

L’ho incontrata per la prima volta sei mesi fa; mi è stata portata dalle consorelle per un’anormale inquietudine, un comportamento “sopra le righe”. Ottant’anni, è in convento dall’età di dodici.

Continua a leggere »
la città in guerra brucia colpita da un attacco nucleare
Primo Piano

L’ultima epidemia

La guerra nel cuore dell’Europa riporta l’attenzione sulla minaccia nucleare, che potrebbe mettere in pericolo la civiltà umana: l’appello dei medici russi e ucraini aderenti a IPPNW

Continua a leggere »
Casi clinici

Abbandoni

Casi clinici/ “Per una donna ci sono alcuni punti fermi irrinunciabili”. Quegli abbandoni che diventano fattori di rischio della vecchiaia.

Continua a leggere »
0
Lascia un commentox